Confesercenti e Cei: no ai negozi aperti di domenica

Avviata anche in Abruzzo la raccolta di firme per la proposta di legge d'iniziativa popolare

A cura della Redazione
29/11/2012
Attualità
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Confesercenti e Chiesa cattolica hanno promosso su tutto il territorio italiano la campagna "Libera la domenica": è questo lo slogan scelto per raggiungere 50.000 firme necessarie per presentare al Parlamento la proposta di una legge che vieti l'apertura delle attività commerciali di domenica.


Il movimento è ora attivo anche sul territorio abruzzese con la raccolta di firme in negozi, parrocchie e appositi stand. Se la legge venisse approvata, saranno gli Enti regionali a regolare le aperture domenicali, disciplinando così gli eccessi e garantendo un'equa concorrenza.


Anche la Confesercenti Abruzzo ha scelto dunque di appoggiare l'iniziativa, che ha ottenuto un enorme riscontro in tutta Italia, grazie anche alla collaborazione con la Conferenza episcopale italiana.


Una petizione, questa, volta all'introduzione di una normativa giuridica popolare, voluta dal basso.


La Confesercenti fa notare come l'Italia sia l'unico esempio europeo di attività commerciali con orari lavorativi liberizzati; in particolare, l’Abruzzo ha registrato negli ultimi anni un vero e proprio boom per quanto riguarda la percentuale di centri commerciali sul territorio: sono proprio questi ultimi a minacciare  l'attività di entità esercenti minori.


La campagna nella nostra regione inizierà ufficialmente lunedì 3 Dicembre alle 10.30 presso l'auditorium Cianci, nel Polo regionale dei servizi Confesercenti a Chieti.

All'incontro saranno presenti il presidente di Confesercenti, Beniamino Orfanelli, affiancato dai presidenti provinciali d'Abruzzo, e il direttore dell’ufficio Problematiche sociali della Conferenza episcopale abruzzese e Molisana, don Carmine Miccoli.

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