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Aggrediti partecipanti all’Abruzzo Pride

Episodi resi noti dagli organizzatori della manifestazione

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Lo scorso fine settimana è stato contrassegnato anche da nuove mobilitazioni dei movimenti per i diritti civili GLBTQI+. Il corteo principale è stato quello di Milano. Tra gli altri un corteo si è svolto anche a Chieti a cui hanno partecipato, rendono noto gli organizzatori, almeno 3000 persone.

L’Abruzzo Pride, questo il nome della mobilitazione nel capoluogo di provincia teatino, era stato contrassegnato nei giorni precedenti da polemiche e da una forte presa di posizione dell’arcivescovo Bruno Forte di critica all’evento. Il clima di gioia e festa sottolineato dagli organizzatori in una nota inviata alla stampa è stato rotto da alcuni episodi accaduti a margine del corteo e nelle ore successive. Il coordinamento organizzativo e l’Associazione Famiglie Arcobaleno hanno denunciato che alcuni partecipanti sono stati aggrediti dopo la fine della manifestazione. Il sindaco della città Diego Ferrara ha condannato quanto accaduto. 

«Un episodio increscioso e inaccettabile: un gruppo dalla matrice chiaramente fascista ha attaccato verbalmente le Famiglie Arcobaleno presenti all'evento, insieme alle loro bambine e ai loro bambini – hanno scritto i due sodalizi organizzatori della manifestazione - in seguito, recandosi verso le loro macchine, si sono imbattute nelle stesse persone, per cui sono dovute intervenire le Forze dell'Ordine, le quali hanno scortato queste famiglie fino alle loro automobili, garantendo la loro sicurezza e adoperandosi per proteggere i loro Diritti nonché la dignità di tutte le persone presenti all'Abruzzo Pride». Sempre durante il corteo da un balcone sono arrivati sputi contro il corteo. 

Un ulteriore episodio è avvenuto nelle ore successive, sul treno Chieti-Sulmona, aggiungono il coordinamento Abruzzo Pride e l’Associazione Famiglie Arcobaleno, con un ragazzo che è stato pesantemente insultato «tra risate e schiamazzi» per «per una semplice bandierina rainbow e due strisce arcobaleno sul viso». 

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