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All’Auditorium del Museo Universitario si parla di sport e solidarietà per pace e diritti

Tra i protagonisti Moro Masawoud, giocatore del Chieti calcio, e il piccolo Filippo D’Alessandro del River 65, colpito da un fulmine mentre giocava a pallone

Redazione
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È andato in scena ieri pomeriggio, presso l’Auditorium del Museo Universitario, l’evento intitolato “Lo sport per la solidarietà: i diritti e un futuro di pace”, voluto dal Club per l’Unesco di Chieti e dal Centro Studi Sport e Valori per celebrare la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace che cade ogni anno proprio il 6 aprile. La manifestazione è stata moderata e condotta da Mila Cantagallo e ha celebrato chi, attraverso lo sport, è riuscito a incarnare i valori della pace, della giustizia e della fratellanza tra i popoli.

Tra i protagonisti Moro Masawoud, giocatore del Chieti calcio, la cui storia è un grande segnale di riscatto attraverso lo sport, e la S.F.A. Sport for All Pallamano, la prima realtà a Montesilvano che propone attività di Pallamano, Pallamano in Carrozzina, Biliardo e Biliardo in carrozzina. Ma anche la Gladius Pescara Centro Tecnico A.C. Milan, che insegna ai bambini e ragazzi come il calcio sia rispetto dell’avversario e sostegno del compagno di squadra. Non è mancato infine il piccolo Filippo D’Alessandro del River 65, colpito da un fulmine mentre giocava a pallone.

Madrina dell’evento è stata la campionessa olimpica di ginnastica ritmica Fabrizia D’Ottavio, mentre i momenti musicali sono stati affidati ad Alfredo Scogna, con le canzoni di Fabrizio De Andrè, e al baritono Christian Latorre. 

Foto di Claudia Falcone

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