Tanto cuore per il Chieti che per un tempo domina la scena, ma poi cala nella ripresa non riuscendo a trovare il secondo gol che avrebbe regalato la qualificazione, dopo quello di Capogna che aveva illuso i quasi 2000 tifosi accorsi all’Angelini.
In finale a giocarsi la promozione col Teramo va dunque L’Aquila. Tanta la delusione sugli spalti, ma anche la consapevolezza di aver vissuto una stagione indimenticabile che in pochi ad inizio stagione avrebbero pronosticato.
Mister De Patre lascia il Chieti fra gli applausi: in sala stampa arriva infatti l’annuncio dell’addio fra la commozione generale e gli applausi degli addetti ai lavori che testimoniano quanto l’allenatore abbia lavorato bene ma soprattutto sia riuscito a legare con l’ambiente. È mancata solo la ciliegina sulla torta ad un’annata che rimane comunque straordinaria.
Il Match – Il Chieti si presenta sul terreno di gioco con una formazione rivoluzionata rispetto alla partita d'andata: Mungo, Verna e Alessandro vanno in panchina per far posto a Berardino, Cardinali e Capogna.
Mister Pagliari conferma la formazione vittoriosa al Fattori con il tridente d’attacco Ciotola, Infantino ed Improta.
La cronaca si apre al 12': è Capogna a girarsi dal limite dell’area, ma il suo tiro finisce alto.
Al 19' i neroverdi passano in vantaggio: De Sousa si libera e lascia partire un diagonale che si stampa in pieno sul palo, la palla torna a centro area dove è ben appostato Capogna prontissimo a ribadire in rete con un preciso rasoterra.
Il Chieti insiste: al 25' incornata fuori misura di De Sousa su cross di Del Pinto.
Un minuto dopo L’Aquila si fa viva dalle parti di Cappa: è Infantino a provarci dalla distanza, ma la palla finisce alta.
Di nuovo De Sousa cerca la via del gol, ma ne viene fuori un tiro che si spegne fra le braccia di Testa.
Nel finale di tempo è Gigli ad avere due buone occasioni, prima con un colpo di testa centrale sul portiere aquilano su punizione dalla fascia di Vitone e poi su calcio d’angolo manda alto ancora di testa. Si va dunque al riposo sull'1-0 per i neroverdi.
Il Chieti comincia la ripresa in attaccao e al 10' è Cardinali con una gran rasoiata da fuori a spedire di poco a lato.
Un minuto più tardi Improta si fa anticipare da Bigoni all’ultimo momento.
L’Aquila preme e costruisce tre occasioni da rete in pochi minuti.
Al quarto d’ora erroraccio di Gigli che spiana la strada ad Infantino che, trovatosi solo davanti a Cappa, manda la sfera incredibilmente alle stelle.
Al 17' è Triarico, entrato in campo da poco, a sferrare un insidioso diagonale deviato non senza fatica da Cappa in angolo.
Poi è Carcione a dare l’illusione del gol con un tiro da fuori che finisce a lato di pochissimo.
De Patre mischia le carte mandando sul terreno di gioco prima Mungo per Berardino e poi Alessandro per Capogna.
Al 33' un cross di Bigoni viene smanacciato in maniera provvidenziale da Testa.
Entra anche Di Filippo al posto di Gandelli.
Poco dopo Alessandro si libera bene e lascia partire un rasoterra deviato in due tempi da Testa.
Il Chieti ci crede e De Sousa sfiora di testa su invito di Bigoni mandando fuori.
Al 39' Di Filippo sbroglia una situazione che si era fatta decisamente pericolosa togliendo la palla dal centro della porta rimasta sguarnita.
L’ultima azione del match è per L’Aquila: Ripa di testa manda alto sulla traversa.
Finisce 1-0 per il Chieti ma sono i tanti tifosi aquilani accorsi all’Angelini a fare festa.
Tabellino della gara:
CHIETI (4-3-1-2): Cappa; Bigoni, Pepe, Gigli, Gandelli (dal 34’ s.t. Di Filippo); Cardinali, Vitone, Del Pinto; Berardino (dal 18’ s.t. Mungo); De Sousa, Capogna (dal 24’ s.t. Alessandro). (Savut, Verna, Rinaldi, Rossi). All. De Patre
L’AQUILA (4-3-3): Testa; Petta, Pomante, Ingrosso, Rapisarda; Menicozzo, Carcione (dal 37’ s.t. D’Amico), Iannini; Ciotola (dal 14’ s.t. Triarico), Infantino (dal 32’ s.t. Ripa), Improta. (Leuci, Gizzi, Ligorio, Colussi). All. Pagliari
ARBITRO: Ghersini di Genova 6
RETE: Capogna 19'.
NOTE: spettatori 1949. Ammoniti Menicozzo, De Sousa, Ciotola, Gandelli, Ingrosso. Angoli 3-8. Recupero: st 4'

